Nell'ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali in Italia, la Fondazione Federica Spitzer e la Città di Lugano promuovono (da gennaio ad aprile 2018) una serie di eventi per valorizzare la tradizione umanitaria di Lugano e della Svizzera italiana verso chi ha subito l’oppressione politica, la persecuzione razziale e religiosa e la negazione della libertà. Il progetto culminerà con l’inaugurazione di un Giardino dei Giusti al Parco Ciani il 26 aprile, Giardino che rende omaggio a quattro figure di Ticinesi che con il loro impegno tangibile hanno contrastato l’oppressione e/o salvato la vita di chi era perseguitato.
Proprio in concomitanza con l’anniversario della promulgazione delle leggi razziali fasciste, nel 2018 la Svizzera passerà il testimone della presidenza dell’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto (IHRA) all’Italia. L’inaugurazione del Giardino dei Giusti di Lugano è un’opportunità per rinsaldare i vincoli di amicizia fra l’Italia e la Svizzera, che molto ha fatto per i perseguitati in fuga dal nazifascismo.
Per illustrare con ampiezza d’orizzonte la lunga tradizione umanitaria di Lugano e della Svizzera italiana, il progetto – ideato da Viviana Kasam e Moreno Bernasconi – prevede convegni sulle figure dei Giusti ma anche sul contesto storico e culturale in cui essa ha preso forma. I convegni illustreranno l’opera di Guido Rivoir (impegnato per i profughi della dittatura cilena negli anni Settanta del Novecento e nella loro accoglienza nel Cantone Ticino), di Carlo Sommaruga e Anna Maria Valagussa (che offrirono protezione a numerosi ebrei perseguitati durante il secondo conflitto mondiale) e di Francesco Alberti (giornalista impegnato strenuamente nella denuncia del nazifascismo). Il contesto storico-culturale verrà approfondito in un convegno all’Istituto di studi italiani dell’Università della Svizzera italiana.
Un Giardino dei Giusti a Lugano
La Fondazione Federica Spitzer e la Città di Lugano promuovono la creazione di un Giardino dei Giusti al Parco Ciani, iniziativa che rappresenta una novità nella Svizzera italiana e in Svizzera. A partire dalla fine di aprile del 2018, nell’area situata fra la Biblioteca Cantonale e il lago Ceresio, degli alberi appositamente piantati e delle targhe renderanno omaggio a quattro figure di Ticinesi particolarmente rappresentative della tradizione umanitaria della Città e del Cantone Ticino.
Lugano è stata terra di rifugio già nell’Ottocento e nel primo Novecento per perseguitati politici italiani e di tutto il mondo in cerca di libertà. Dopo la promulgazione delle leggi razziali italiane e l’annessione nazista dell’Austria nel 1938, e successivamente durante il secondo conflitto mondiale in cui la Svizzera si vide accerchiata dal nazifascismo, l’esodo di perseguitati ebrei verso il nostro Paese crebbe in misura rilevante e le autorità federali ebbero un riflesso di chiusura che le spinse ad accettare che la Germania stampasse sui passaporti degli ebrei tedeschi (su cui stava per incombere lo sterminio) il timbro “J” di Jude, intollerabile discriminazione politica antisemita. Nella Svizzera italiana le reazioni a questa chiusura discriminatoria furono numerose: sia in ambito politico-istituzionale, sia presso una parte significativa della popolazione che decise di anteporre le ragioni umanitarie ai calcoli politici.
Un simile slancio umanitario spinse negli anni Settanta del Novecento un gruppo di Ticinesi a mobilitarsi affinché la Confederazione fosse più generosa nell’accoglienza dei perseguitati dalla brutale dittatura cilena.
Il Giardino dei Giusti di Lugano intende onorare questo impegno di donne e uomini della società civile ticinese verso donne, uomini e famiglie in fuga, perseguitati a causa della loro razza, religione o opinione politica.
Le figure che vengono celebrate sono Francesco Alberti, Carlo Sommaruga, Anna Maria Valagussa e Guido Rivoir: esempi di impegno e dedizione umanitaria con una forte valenza educativa in particolare per i giovani della Svizzera italiana.
Il luogo scelto dalla Città e dalla Fondazione Spitzer è il Parco Ciani: esso stesso un giardino aperto fisicamente e simbolicamente sul lago che unisce la Svizzera italiana e la vicina Italia. Il Giardino dei Giusti di Lugano si ispira ai Giardini dei Giusti realizzati in Italia e in diversi Paesi del mondo dall’Associazione onlus italiana Gariwo – La foresta dei Giusti, fondata e presieduta da Gabriele Nissim, con cui il Giardino di Lugano collaborerà.
Un progetto di
Viviana Kasam e Moreno Bernasconi
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